Francesco Barbuto | Viaggio tra Arte e Cinema
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SFIDA – ARTE – DUALITÀ

SFIDA – ARTE – DUALITÀ

Francesco Barbuto - potrait
Francesco Barbuto nasce a Torre del Greco il 13.04.1950
La scelta degli studi non lo indirizzarono, come giusto che fosse, nel mondo dell’arte, ma abbracciarono, e non per caso, una dimensione antitetica. La sua indole artistica, nonostante tutto, si forgia nei suoi primi trenta anni di vita.
Coltiva da autodidatta musica e pittura, ed è proprio durante il Suo periodo giovanile che entra a far parte come tastierista in vari complessi musicali.
I suoi primi approcci alla pittura sono rappresentati da disegni, schizzi e acquerelli, da dove già emerge l’impegno di trasformare il disegno in una fonte dalla quale attingere fantasia per il suo pennello.

Dalla proiezione alla prospettiva nel dipingere perde la dimensione del tempo, assorbendo quello che non ha appreso dai classici studi.
L’insieme del colore e delle forme hanno trovato terreno fertile nella Sua fantasia e quindi, attraverso l’autodidattismo quale valore aggiunto, la Sua arte diventa qualcosa di impalpabile che l’Autore traduce sulla tela con la Sua sensibilità.
Pierre-Auguste Renoir‚ Rembrandt‚ Claude Monet, Vincent Van Gogh, Paul Gauguin, Caravaggio, Casorati, Modigliani, Delacroix, Michelangelo fonti della Sua ispirazione, diventano stimolo per trasformare un’immagine statica in qualcosa di vivo.

Ispirato dal modello, con chiaroscuri, giochi di luci e colori, restituisce grande realtà alla sua opera trasmettendo la sua immagine in qualcosa di soprannaturale.
Il trasporto a dipingere Lo sorprende al punto di non riuscire a comprenderne la provenienza, ma con la consapevolezza ,però, di preservare ciò che l’ispirazione gli suggerisce, resta comunque legato imprescindibilmente con tutto se stesso alla necessità del piacere di definirla.
Da tutta questa ideale tensione, sempre impegnata a raggiungere la perfezione, ne scaturisce la metamorfosi dal Suo essere uomo ad una forte identità artistica, che dalle opere realizzate trova sempre nuova linfa per comunicare attraverso le immagini il meglio che ancora deve realizzare.

Francesco deve essere accolto come quello spirito nobile, che, attraverso questa Sua personale, ci propone il suo biglietto da visita, teso a scatenare in chi guarda le Sue opere il desiderio intenso di conoscerlo e capirlo.

Attraverso il Suo dialogo pittorico troverà quello che perfettamente cerca di esprimere a tutti coloro che ne coglieranno i contenuti sensibili e lo consegneranno all’immortalità dell’Arte.
(Pasquale De Masi)